Obiettivi specifici del Corso e Sbocchi professionali
Il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Salute mira a fornire una conoscenza specialistica dei contenuti teorici e metodologici dell'intervento e della ricerca nell'ambito psicologico-clinico e dinamico con l'intento di formare figure professionali che opereranno nelle diverse aree della salute psicologica. Il percorso formativo intende fornire sia conoscenze sia competenze avanzate; per quanto concerne le conoscenze si intende favorire lo sviluppo di: - conoscenze avanzate dei modelli teorici di base e delle metodologie delle scienze cliniche del comportamento umano finalizzate all'esplorazione, alla spiegazione, all'interpretazione e alla riorganizzazione dei processi mentali disfunzionali, individuali e interpersonali (con particolare attenzione ai fenomeni psicopatologico-clinici di maggior rilievo) e dei loro correlati comportamentali e psicobiologici; -conoscenze di base della storia della psicologia clinica, della psicopatologia e della psicoterapia; -conoscenze delle forme di disagio nelle diverse fasi del ciclo di vita, nonché delle reazioni di adattamento (coping in situazione di crisi psicologica); -conoscenze delle principali pratiche psicologiche inerenti l'ambito della psicologia clinica, con particolare riferimento alla consulenza, alla diagnosi, alla terapia e al trattamento dell'organizzazione psicologica, individuale e di gruppo, nei suoi aspetti problematici nonché delle sue risultanze interpersonali (familiari e di gruppo), sociali e psicosomatiche; -conoscenze delle principali pratiche psicologiche inerenti la psicologia forense, con particolare riferimento alla consulenza tecnica e alla perizia in ambito civile e penale; -conoscenze di base relative alle complicanze comportamentali e psicologiche di malattie internistiche e metaboliche e delle patologie d'organo nell'intero ciclo di vita (con particolare riferimento al loro impatto psicologico sulla famiglia e sui contesti sociali); -conoscenze relative ai modelli teorici e alle metodologie di ricerca nell'ambito delle neuroscienze, con particolare riferimento ai meccanismi molecolari e funzionali del decadimento cognitivo fisiologico (invecchiamento) e patologico (demenza), così come alle malattie neurodegenerative; -conoscenze di base relative ai principi di neuropsicofarmacologia; -conoscenze relative ai fondamenti genetici e biologici, necessari per l'acquisizione di strumenti specifici dell'aiuto psicologico nelle patologie con prevalenza di tali componenti (genetiche, costituzionali e temperamentali); -conoscenze dei diversi modelli del rapporto psicologo/utente-cliente-paziente e dei problemi relativi all'alleanza nelle sue differenti forme (di lavoro, diagnostica e più specificatamente terapeutica); -conoscenza dei processi di comunicazione verbale e non verbale; -conoscenza della dimensione etica e delle problematiche deontologiche, condivise e sostenute dalla comunità professionale; -conoscenze delle principali metodologie di ricerca nell'ambito della valutazione, del trattamento e della cura di stati mentali e di sistemi disfunzionali e patologici.
Le competenze avanzate da acquisire risultano invece essere: -saper riconoscere e regolare i processi cognitivi ed emozionali associati alle diverse forme di disagio nell'interazione con: utenti-clienti-pazienti; -saper rilevare, utilizzando strumenti adeguati, le alterazioni delle caratteristiche di personalità, del funzionamento dei processi cognitivi, delle attitudini emotivo affettive e delle relazioni interpersonali; -sviluppare un'appropriata consapevolezza circa le implicazioni emotive e motivazionali che sottendono la scelta della professione psicologica, sapendole valorizzare nelle relazione clinica; -saper comunicare adeguatamente con utenti-clienti-pazienti, nelle diverse fasi degli interventi, con riferimento alle dimensioni istituzionali, socioculturali e di genere; -saper valutare ed identificare le diverse forme di trattamento preventivo, terapeutico e riabilitativo; -sviluppare competenze inerenti a interventi educativi, preventivi, riabilitativi e terapeutici nella relazione di aiuto, nelle diverse forme di disagio e disabilità dell'intero ciclo di vita.
Questi obiettivi formativi saranno realizzati attraverso attività formative caratterizzanti, relative all'ambito della Psicologia Clinica e Dinamica, della Psicologia Generale e Fisiologica, della Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, e affini ed integrative finalizzate a completare il profilo professionale in uscita attraverso l'approfondimento di tematiche avanzate anche in coerenza con le esigenze espresse dal mercato del lavoro.
Il percorso formativo, strutturato in due anni, prevede le seguenti tipologie di attività formative: lezioni frontali in aula, tirocinio pratico valutativo (TPV), studio individuale o in piccoli gruppi, seminari di approfondimento tenuti da professionisti che lavorano nei servizi, soggiorni di studio presso altre università europee (nell'ambito del programma Erasmus) o extraeuropee (nell'ambito di accordi bilaterali fra l'Università d'Annunzio e i partner stranieri) volte a favorire lo sviluppo di solide competenze per lo svolgimento della professione.
Nell'ambito delle attività formative professionalizzanti, 20 crediti formativi universitari (CFU) sono acquisiti con lo svolgimento del TPV, interno al corso di studio. Il TPV si sostanzia in attività pratiche contestualizzate e supervisionate, che prevedono l'osservazione diretta e
l'esecuzione di attività finalizzate ad un apprendimento situato e allo sviluppo delle competenze e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l'esercizio dell'attività professionale. Tali competenze fanno riferimento agli atti tipici e riservati, caratterizzanti la professione di psicologo anche ai sensi dell'articolo 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e comprendono l'uso
degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione, di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità nonché le attività di sperimentazione, ricerca e didattica.
Le attività di TPV del corso di studio riguardano la specifica area specialistica di psicologia clinica e della salute. In particolare, il TPV è finalizzato allo sviluppo di competenze psicodiagnostiche, elaborazione di report diagnostici e di restituzione all'utenza, pratiche del colloquio clinico e dell'osservazione, attuazione di interventi di riabilitazione, promozione della salute e prevenzione dei comportamenti a rischio, realizzazione di progetti di intervento psicologico, valutazione dei processi e degli esiti degli interventi, relazione con l'utenza e con i colleghi. Il TPV è superato mediante il conseguimento di un giudizio conclusivo d'idoneità.
Nell'ambito del percorso è previsto anche il potenziamento delle competenze di lingua inglese (livello B2) con particolare riferimento al lessico specifico delle discipline psicologiche, tramite un insegnamento specifico e la lettura guidata di articoli internazionali. Infine, la preparazione della tesi, di natura empirica o di analisi critica di modelli teorici, costituisce l'occasione per mostrare il livello di apprendimento conseguito su una tematica specifica.
Il raccordo e dialogo con la Divisione Orientamento centrale di Ateneo si concretizza con incontri periodici, attraverso la figura del responsabile di orientamento, al fine di monitorare i tassi di drop-out universitario e poter intervenire tempestivamente per il contenimento e la prevenzione dello stesso.
Il servizio di orientamento è responsabile della redazione, sia cartacea sia online, della guida dello studente, utilissimo strumento di informazione e primo momento di auto-orientamento, nonché di supporto agli studenti in transizione dal percorso triennale a quello magistrale.
Per quanto riguarda l'orientamento in itinere, gli studenti hanno la possibilità di accesso ad un servizio di tutorato, caratterizzato dal supporto sia disciplinare sia di metodo, per affrontare i singoli esami di profitto e la stesura della tesi di laurea, con la finalità di contenere il drop-out specifico dei laureandi; quest'ultimo servizio è svolto da tutti i docenti del CdS (tutor disciplinare), tipicamente durante le ore di ricevimento, ed è rivolto ad assistere gli studenti nella risoluzione dei loro problemi (es. suggerire un corretto metodo di studio).
Sono previsti, inoltre, docenti di riferimento (tutor di orientamento) ai quali gli studenti possono rivolgersi in caso di necessità per richiedere un servizio di tutorato individualizzato e per concordare le corrispondenti modalità di svolgimento:
Docenti tutor di orientamento
Alessandra BABORE
Chiara CONTI
Lilybeth FONTANESI
La valutazione dell'efficacia del servizio offerto per l'orientamento in itinere avviene tramite la consultazione periodica con i rappresentanti degli studenti del CdS incaricati di raccogliere opinioni, criticità e suggerimenti.