Obiettivi specifici del Corso e Sbocchi professionali - Psicologia Giuridica e Criminologica
Il Corso di Studi in Psicologia Giuridica e Criminologica si propone di formare figure professionali altamente specializzate nella progettazione, realizzazione, promozione e valutazione di interventi psicologici in ambito giuridico. Il percorso formativo interdisciplinare è orientato da un lato alla formazione di un profilo culturale fortemente orientato alla comprensione e all’applicazione di modelli e costrutti psicologici nei contesti giuridici e sociali; dall’altro, allo sviluppo di un profilo professionale in grado di analizzare e intervenire su problematiche connesse a comportamenti devianti e criminali, situazioni problematiche e di rischio nelle diverse fasi del ciclo di vita, gestione dei conflitti e tutela dei diritti individuali e collettivi.
Il percorso formativo intende fornire sia conoscenze sia competenze avanzate; per quanto concerne le conoscenze si intende favorire lo sviluppo di : - una conoscenza avanzata dei modelli teorici delle scienze cliniche del comportamento umano, finalizzati alla comprensione e spiegazione dei processi mentali disfunzionali, individuali e interpersonali (con particolare attenzione ai fenomeni psicopatologico-clinici di maggior rilievo nello sviluppo di comportamenti violenti e trasgressivi, nonché della propensione alle condotte criminali); -conoscenze dei principali modelli e procedure d’intervento, empiricamente validate, in psicologia giuridica, forense e criminologica, con particolare riferimento alla consulenza, alla diagnosi, alla prevenzione e al trattamento di disfunzioni e disturbi a livello individuale, relazionale e di gruppo nelle diverse fasi del ciclo di vita, in diversi contesti pubblici e privati.
Le competenze avanzate da acquisire risultano essere: - saper caratterizzare criticamente i modelli psicologici e saper adattare il proprio intervento nei diversi contesti applicativi della psicologia giuridica, forense e criminologica;- saper condurre colloqui psicoforensi e valutazioni diagnostiche attraverso l’utilizzo di test (comportamentali, di personalità, cognitivi, neuropsicologici) in ambito giuridico-forense e criminologico; - saper pianificare e realizzare interventi preventivi e di supporto in contesti di disagio, disadattamento, devianza, maltrattamenti e violenza; - saper valutare l'efficacia degli interventi psicologici in base a criteri evidence-based nel contesto giuridico-forense; - saper integrare le competenze psicologiche e collaborare con altre figure professionali negli interventi giuridico-forensi e criminologici; saper rispettare principi etici e deontologici, garantendo la tutela dei diritti e della dignità delle persone coinvolte.
Questi obiettivi formativi saranno realizzati attraverso attività formative caratterizzanti nei diversi ambiti della Psicologia (Psicologia Clinica, Psicologia Generale, Neuropsicologia e Neuroscienze Cognitive, Psicometria, Psicologia dello Sviluppo, Psicologia Sociale e Psicologia Dinamica) e affini e integrative finalizzate a completare il profilo professionale in uscita attraverso l’approfondimento di tematiche avanzate anche in coerenza con le esigenze espresse dal mercato del lavoro.
Il percorso formativo, strutturato in due anni, prevede le seguenti tipologie di attività formative: lezioni frontali in aula, attività laboratoriali, tirocinio pratico valutativo (TPV), studio individuale o in piccoli gruppi, seminari di approfondimento tenuti da professionisti che lavorano in ambito giuridico-forense e criminologico, soggiorni di studio presso altre università europee (nell'ambito del programma Erasmus) o extraeuropee (nell'ambito di accordi bilaterali fra l'Università d'Annunzio e i partner stranieri) volte a favorire lo sviluppo di solide competenze per lo svolgimento della professione.
Nell’ambito delle attività formative professionalizzanti, 20 crediti formativi universitari (CFU) sono acquisiti con lo svolgimento del TPV, interno al corso di studio. Il TPV si sostanzia in attività pratiche contestualizzate e supervisionate, che prevedono l’osservazione diretta e l’esecuzione di attività finalizzate ad un apprendimento situato e allo sviluppo delle competenze e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l’esercizio dell’attività professionale. Tali competenze fanno riferimento agli atti tipici e riservati, caratterizzanti la professione di psicologo anche ai sensi dell’articolo 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e comprendono l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione, di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità nonché le attività di sperimentazione, ricerca e didattica.
Le attività di TPV del corso di studio riguardano la specifica area specialistica di psicologia giuridica e criminologica. In particolare, il TPV è finalizzato allo sviluppo di competenze psicodiagnostiche, elaborazione di report diagnostici e di restituzione all’utenza, pratiche del colloquio forense e dell’osservazione, attuazione di interventi di riabilitazione, promozione della salute e prevenzione dei comportamenti a rischio e criminali, realizzazione di progetti di intervento psicologico, valutazione dei processi e degli esiti degli interventi, relazione con l’utenza, con i colleghi e con professionisti di altre discipline. Nel TPV lo studente acquisisce conoscenze anche in materia di principi etici e deontologici della professione, conoscenze sulla gestione dei dati, sulla privacy, sulla normativa europea GDPR (UE 2016/679) e sul tema del consenso informato. Il TPV è superato mediante il conseguimento di un giudizio conclusivo d’idoneità.
Nell’ambito del percorso è previsto anche il potenziamento delle competenze di lingua inglese (livello B2) con particolare riferimento al lessico specifico delle discipline psicologiche, tramite un insegnamento specifico e la lettura guidata di articoli internazionali. Infine, la preparazione della tesi, di natura empirica o di analisi critica di modelli teorici, costituisce l’occasione per mostrare il livello di apprendimento conseguito su una tematica specifica.
Il laureato potrà lavorare nelle strutture del circuito di giustizia penale e civile (minorile e adulto); nei Servizi rieducativi del Ministero della Giustizia (Istituti di pena e UEPE); nei Servizi sociali ed educativi degli Enti Locali; in comunità residenziali per minori e giovani adulti in affidamento, nelle Procure e Tribunali, nelle REMS, negli studi multiprofessionali dedicati alla professione psico-giuridico-forense; negli ambiti del Servizio Sanitario Nazionale (previa acquisizione del titolo di specializzazione ove richiesto) quali Consultori, Riabilitazione, Settore materno infantile, Dipartimenti di Salute Mentale, Servizi per le Dipendenze, ecc.; nei diversi comparti operativi del privato sociale (cooperative, onlus, ONG nazionali ed internazionali ecc.); negli Istituti o enti di ricerca, pubblici e privati; nelle pubbliche amministrazioni.
Il CdS offre ai suoi studenti, sia iscritti effettivamente sia studenti potenzialmente interessati all'iscrizione, un servizio integrato di orientamento che prevede azioni mirate all'orientamento in ingresso, l'orientamento in itinere e all'orientamento in uscita, inteso come placement (transizione interna, verso un percorso formativo di terzo livello) e come job placement, vero e proprio out placement verso la professione nei diversi ambiti della psicologia giuridica, forense e criminologica. Per l’orientamento in ingresso, saranno svolte presentazioni pubbliche periodiche dell’offerta formativa, rivolte ai laureandi della laurea triennale in Scienze e Tecniche psicologiche e alle scuole superiori del territorio, in sinergia con la Divisione Orientamento Centrale di Ateneo e il Referente per l’Orientamento del Dipartimento di Psicologia. Sono previsti in collaborazione con gli altri CdS Magistrali del Dipartimento, incontri di orientamento annuali (Open Days) che illustrano le caratteristiche del CdS, gli sbocchi occupazionali, i requisiti di accesso e le modalità di selezione, favorendo anche nei potenziali interessati lo sviluppo di capacità di autovalutazione delle conoscenze raccomandate in ingresso. È prevista la partecipazione di docenti del CdS presso Saloni dell’Orientamento, all’appuntamento annuale che si svolge in Ateneo della Notte Europea dei Ricercatori e ad eventi sul mondo del lavoro, per presentare e promuovere l’offerta formativa del CdS.
La guida dello studente, pubblicata sul sito del CdS nelle pagine dedicate dell’Ateneo, costituisce un utile strumento di informazione e primo momento di auto-orientamento, nonché di supporto agli studenti in transizione dal percorso triennale a quello magistrale. L'orientamento in ingresso è coordinato da un docente responsabile all'orientamento nominato dal Presidente del CdS.
Per quanto riguarda l'orientamento in itinere, sono previste attività di tutorato attivo, mentoring e peer-tutoring, svolte da studenti, dottorandi di ricerca e tutor di cattedra, selezionati attraverso il Servizio Co.Me.T, fruibili dagli studenti e dalle studentesse durante tutto il percorso di studi. Le iniziative del Servizio sono mirate al consolidamento delle conoscenze richieste per ciascun insegnamento, a supportare gli studenti nella compilazione di documenti e pratiche burocratiche, a fornire incontri, corsi e seminari trasversali in merito alla scelta del TPV in strutture coerenti con il profilo culturale, scientifico e professionale del CdS e alla stesura della tesi di Laurea.
L'attività di orientamento in itinere è svolta, inoltre, da tutti i docenti del CdS nelle ore di ricevimento ed ha la finalità di supportare gli studenti nell'organizzazione dello studio e nella risoluzione di eventuali difficoltà. Sono previsti, inoltre, docenti tutor ai quali gli studenti possono richiedere un servizio di tutorato individuale concordando le modalità di svolgimento. L’Ateneo mette a disposizione anche il programma di mobilità nazionale (Erasmus italiano) con l’obiettivo di favorire percorsi di studio interdisciplinari e flessibili, grazie alla rete HAMU, che include università di Abruzzo, Marche ed Umbria.
Il raccordo e dialogo con la Divisione Orientamento centrale di Ateneo, che si concretizza con incontri periodici, attraverso la figura del responsabile di orientamento, è finalizzato a monitorare eventuali tassi di drop-out universitario e/o ritardi e a interventi tempestivi per il contenimento e la prevenzione degli stessi
Docenti tutor di orientamento:
La valutazione dell'efficacia del servizio offerto per l’orientamento in itinere avviene tramite la consultazione periodica con i rappresentanti degli studenti del CdS incaricati di raccogliere opinioni, criticità e suggerimenti.